Io, come credo molti dei miei colleghi, devo ammettere che nei primi mesi in cui mi sono trasferita a Parma, dunque nei mesi invernali, ho fatto un uso abbastanza… diciamo intenso di streaming.
Già perché quando ti trasferisci in una città nuova, dove non conosci ancora nessuno e dove in inverno fa un freddo incredibile che non ti fa venire assolutamente voglia di mettere il naso fuori, guardare film in streaming è stato un importante diversivo.
Con il termine streaming si identifica un flusso di dati audio/video trasmessi da una o più sorgenti tramite una rete telematica. I contenuti audio/video sono inizialmente compressi e memorizzati su un server come file. Non è necessario scaricare i dati per intero sul pc per poterli riprodurre: i dati ricevuti vengono decompressi e riprodotti pochi secondi dopo l’inizio della ricezione.
Questo ritardo, serve a creare un buffer per rimediare a microinterruzioni della rete.
E cosi questa tecnologia ci ha aiutato a trascorrere le prime settimane, per poi essere sostituita, fortunatamente, dagli incontri con nuove persone di cui siamo pian piano diventati amici.